- Manuale di Gioco
Manuale di Gioco
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Con un gemito di tormento, i corpi dinoccolati si levarono da un campo di battaglia ormai perso nell’oblio. I cadaveri, che avevano ricevuto in dono un’orrida non vita grazie alle arti necromantiche del Tiranno Sussurrante, indossavano ancora i logori abiti di un tempo trascorso. Questi un tempo erano stati dei crociati, primi a ergersi contro il lich nel momento del suo ritorno, ma in seguito erano anche stati i primi a cadere, nel momento della sua rinascita.
“Aroden è morto!”. Valeros vomitò il nome del dio defunto come fosse una maledizione, mentre estraeva la spada ed ergeva il suo scudo ammaccato. “Non tornerà a salvarci, stavolta”. Kyra e Merisiel la pensavano allo stesso modo. Il Tiranno Sussurrante era tornato e toccava a loro rispedire il lich nella tomba.
Kyra si mosse al fianco di Valeros con la lama in mano, rivolgendo alla sua dea una preghiera a gran voce. La luce di Sarenrae era pronta a guidarla e rinvigorirla contro l’oscurità in arrivo, ma questa guerra non contemplava alcun intervento divino. Occorreva strappare la vittoria col sangue e il sudore dei mortali, e tanto i coraggiosi quanto gli innocenti erano costretti a pagarne il prezzo con le loro vite.
Merisiel annuì ai suoi compagni, con uno sguardo determinato sul volto. Osservando rapidamente l’orda di non morti, individuò il suo primo bersaglio e una piccola lama prese subito il volo, affondando fino all’elsa nell’orbita putrescente di uno dei crociati morti, ma l’orrida creatura, pur barcollando all’indietro, non cadde a terra. Merisiel, imperturbabile, estrasse un secondo pugnale e si preparò a lanciarlo nuovamente.
I non morti, provocati da quell’attacco, avanzarono compatti, come un’ondata di carne marcescente e ossa sferraglianti, pronta a calare sopra gli eroi…